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Attualità martedì 07 febbraio 2017 ore 10:00

Novemila euro di multe in 20 centri estetici

L'Asl ha effettuato una serie di controlli in diverse attività dell'Empolese Valdelsa. In alcuni mancano anche gli attestati di primo soccorso



EMPOLI — Sprovvisti di attestati di primo soccorso, ma anche lampade abbronzanti troppo potenti e scarsa igiene. Sono queste le irregolarità rilevate dai tecnici dell’unità funzionale Igiene pubblica di Empoli dell’Ausl Toscana Centro durante i controlli effettuati in 20 centri estetici dell'Empolese Valdelsa nel 2016.

In relazione alle non conformità riscontrate, a carico delle attività sono stati emessi: 10 avvii di procedimento amministrativi, per carenze giudicate sanabili con rischio accettabile per l’utenza; 18 ordinanze immediate e urgenti per rischi gravi che hanno comportato la sospensione dell’attività o di singole prestazioni, il divieto d’uso degli apparecchi fino al ripristino di idonee condizioni di sicurezza; e 5 sanzioni amministrative (in tutto 9mila euro destinati ai rispettivi Comuni dove ha sede l’attività, come previsto dalla normativa).

L’attività di vigilanza proseguirà anche nel corso del 2017 in collaborazione con gli istituti di formazione professionale e i rappresentanti di categoria del comparto estetico in modo da migliorare l’aspetto formativo degli operatori del settore. Entro il prossimo biennio si prevede il controllo capillare di tutti i circa 200 centri estetici presenti nel territorio.

Nello specifico, seguendo la Check List (scheda ispettiva di controllo) sono stati valutati aspetti e rischi per la salute di 19 apparecchi con parte applicata, verificando le cautele d’uso e di sicurezza di 25 solarium con relative misure di irradianza (potenza dei raggi ultravioletti), ponendo particolare attenzione al rischio elettrico e alla verifica delle procedure di sterilizzazione dello strumentario, nonché degli stessi apparecchi utilizzati per la sterilizzazione e dei prodotti utilizzati per la disinfezione ad alto livello.

Il diffondersi di tale moda ossia dell’utilizzo di raggi UV nei centri estetici e di solarium ha determinato la necessità di controlli finalizzati ad assicurare la sicurezza sul lavoro dei dipendenti e la sicurezza, la salute e il benessere dei clienti.

Dal controllo di 25 solarium riscontrati è emerso che 7 superavano il valore di 0,3 Watt/m 2 previsto come limite massimo di emissione dal DM 206/2015.

Nell’ambito delle misure di emissione eseguite, 7 solarium su 25, oltre ad avere un valore di irradianza notevolmente superiore al limite, irradiavano più del 50% nello spettro UV-B; mentre altri 5 solarium, pur non superando il valore di Legge, divergevano per lo spettro di frequenze di emissione, risultando, quindi, difformi come classificazione dichiarata dal costruttore in quanto anche in questo caso irradiavano oltre il 50% nella componente UV-B, giudicata più pericolosa per il tessuto biologico poiché prossima alle radiazioni ionizzanti.

I controlli hanno evidenziato la presenza di 42 operatrici tutte in possesso della qualifica di estetista, riscontrando, invece, l‘assenza degli attestati di primo soccorso (inclusi la respirazione artificiale e il massaggio cardiaco) in 4 centri estetici su 12 che possiedono apparecchi elettromeccanici (lampade termiche, fasce, termocoperte, termofori, saune e bagni di vapore) per cui la legge prevede tale requisito.

Inoltre, la rilevazione degli elementi di rischio quali la pulizia, la disinfezione e la sterilizzazione degli strumenti, ha evidenziato che nel 50% dei casi la conduzione delle pratiche estetiche viene effettuata in maniera approssimativa, indice di scarsa “coscienza” del rischio specifico. Attualmente il percorso formativo prevede l’aggiornamento ogni 5 anni.

Nell’ambito dei controlli sul rischio elettrico da esame a vista e documentale non sono state riscontrate situazioni di particolare gravità, pur avendo constatato in 4 centri su 20 l‘assenza o l’incompletezza della documentazione e della dichiarazione di conformità/progetto impianto.

Per 4 apparecchi di recente introduzione (laser, luce pulsata, apparecchi a ultrasuoni e radiofrequenza) sono state richieste le certificazioni integrative alle aziende produttrici al fine di dichiarare il pieno rispetto dei valori richiesti dalla normativa.


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