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Attualità mercoledì 30 maggio 2018 ore 16:53

In piazza per ricordare i maestri d'ascia

Oltre 50 persone alla veglia "Racconti sull'Arno e bronchè" dedicata alla storia dei cantieri e del canottaggio limitesi



CAPRAIA E LIMITE — Si è svolta domenica scorsa l’iniziativa “Racconti sull’Arno e bronchè”, nell’ambito di “Amico Museo”, la manifestazione della Regione Toscana che mira a avvicinare il pubblico al patrimonio culturale presente sul territorio regionale. Le iniziative del programma generale rientrano nel “Progetto MuDEV Museo diffuso Empolese Valdelsa 2018 per Amico Museo”, a cui il Comune di Capraia e Limite ha dato il patrocinio.

In piazza Maestri d’Ascia, di fronte a circa 50 persone, si sono susseguite per oltre due ore le storie di coloro che hanno lavorato nei cantieri navali limitesi e non solo. Tra aneddoti, racconti e fotografie messe a disposizione dal Gruppo Fotografico Limite, è stato possibile ripercorrere il periodo d’oro della cantieristica di Limite sull’Arno, considerato a livello nazionale la “patria della nautica da diporto” italiana.

“Gli operai limitesi possono fare tutto”, oppure “bastava dire di essere di Limite e si veniva assunti nei cantieri di tutta Italia senza nemmeno essere messi alla prova”, sono alcune delle frasi più significative emerse durante la veglia, accompagnata dal bronchè, dolce tipico limitese prodotto esclusivamente dalla famiglia Ramazzotti, e dal vin santo.

Particolare attenzione è stata dedicata al tema della formazione e della crescita in cantiere, fin dai primi anni dell’adolescenza, spinti dalla necessità di apprendere in tenera età a lavorare e modellare il legno e a calafatare, vale a dire rendere impermeabile lo scafo con un apposito complesso procedimento.

Oggi i cantieri si sono spostati sulla costa, hanno chiuso intorno al 2000, e a Limite resta il cantiere Salani, che realizza imbarcazioni da canottaggio. Dal 2004, però, esiste il Museo centro espositivo della cantieristica e del canottaggio “Mario Pucci” - organizzatore dell'evento assieme a Comune e Canottieri - che raccoglie modellini, strumenti, documenti sul passato.

La serata, a cui hanno partecipato anche il sindaco Alessandro Giunti e la Giunta, ha fornito inoltre alcuni spunti per la valorizzazione della memoria con iniziative a cui lavorerà la commissione Museo nominata dalla Canottieri Limite, proprietaria del Centro, inserito nel circuito museale MuDEV ( Museo diffuso Empolese-Valdelsa) dell’Unione dei Comuni Circondario dell’Empolese-Valdelsa.

Non sono mancati, infine, racconti legati alla Canottieri Limite, prima società di canottaggio italiana (1861), tra ricordi di vittorie, vita sul fiume, trasferte importanti a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘80 e la consapevolezza di una simbiosi stretta tra cantieri, attività produttiva e sport.


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