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Attualità sabato 26 gennaio 2019 ore 16:25

Multe a San Pierino, il sindaco fa il punto

Spinelli resta convinto che ci siano "vizi di forma indiscutibili" e continua "a lavorare dalla parte dei cittadini" per risolvere la questione



FUCECCHIO — "Come promesso durante l’incontro con i cittadini di sabato scorso 19 gennaio - scrice il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli -, sono nuovamente a informare tutti coloro che sono stati multati con il rilevatore di velocità sulla SR 436 a San Pierino sull’evoluzione della vicenda. Le nostre verifiche vanno avanti e, anche sulla base di nuovi elementi, è possibile sostenere che ci siano fondate motivazioni per avviare il ricorso per contestare le sanzioni, nella modalità prescritte dalla normativa vigente. Sta ovviamente al singolo cittadino multato decidere se presentare riscorso e a chi presentarlo, nei limiti temporali previsti dalla norma.

Il mio intento è quello di dare un aiuto concreto alle persone: stiamo parlando di cittadini che niente hanno a che vedere con i cosiddetti “pirati della strada”, si tratta di automobilisti che sono transitati di fronte al rilevatore a velocità prossime ai 55 km/h.

Qui non si tratta far campagna elettorale come invece stanno facendo alcune forze politiche di opposizione. Come quelle che chiedono l’aumento del limite di velocità attraverso una raccolta di firme al mercato settimanale, illudendo la gente che per cambiare i limiti di velocità su una strada non servano relazioni tecniche appropriate ma sia sufficiente la richiesta firmata da un centinaio di persone. O come il capogruppo di Forza Italia che oramai è diventato un esperto di viabilità e trasporti e anche una sorta di topo d’archivio alla ricerca disperata di documenti. Quei documenti che quando è stato messo il rilevatore di velocità non ha mai chiesto o ha mai messo in dubbio. Li cerca soltanto adesso per cavalcare la protesta.

Io, invece, rimango convinto che alla base di questa vicenda, con migliaia di cittadini sanzionati a basse velocità, ci siano vizi di forma indiscutibili. Un conto è la volontà di ripristinare un vecchio strumento di controllo che aveva veramente un’utilità nel dare sicurezza stradale e un conto è far strage di contravvenzioni come è accaduto, senza nemmeno avere informazioni in tempo reale su quanto stava avvenendo.

Per questo motivo invito tutti coloro che sono intenzionati a seguire la strada del ricorso a rivolgersi alle associazioni di difesa dei consumatori presenti anche a livello locale, associazioni che mi hanno già contattato e che sono intenzionate a sostenere questa causa.

L’amministrazione comunale, inoltre, continua ad informare tutti coloro che richiedono approfondimenti e maggiori dettagli sul caso attraverso l’Urp.

Il mio interesse di sindaco e quello dei cittadini coincidono: quello che sta succedendo è un problema che l’amministrazione, e in particolare il sottoscritto, vogliono risolvere perché un conto è la scelta politica di tutelare la sicurezza degli utenti della strada e un altro conto è ciò che hanno portato la burocrazia e gli atti amministrativi che, nonostante si dica da anni che devono essere semplificati, hanno creato in questo caso un enorme danno a tutti.

Per questo invito i cittadini a venire in Comune, anche direttamente dal sottoscritto, come molti hanno già fatto nei giorni scorsi.

A ulteriore precisazione sull’argomento, informo che il 22 gennaio è pervenuta la risposta da parte della Città Metropolitana di Firenze a una delle mie molteplici richieste, quella relativa all’atto con il quale è stato istituito il limite di 50 km/h su quel tratto di strada: si tratta di una vecchia ordinanza dell’Anas, risalente al 2001, e quindi relativa a un periodo nel quale le condizioni della strada erano ben diverse da oggi. Sarà cura della nostra amministrazione fornire una serie di nuovi elementi e studi, realizzati da professionisti del settore che collaborano con l’Università di Pisa, che possano far modificare tale limite. Questo anche alla luce anche dei nuovi lavori eseguiti recentemente, come il completo rifacimento del manto stradale e l’abbattimento degli alberi che pregiudicavano la visibilità".


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