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Attualità venerdì 04 febbraio 2022 ore 18:28

​Pillola anti-Covid a 25 pazienti nell'Empolese

La terapia domiciliare consiste in 4 capsule ad uso orale, 2 volte al giorno per 5 giorni. Il trattamento deve iniziare a pochi giorni dai disturbi



EMPOLI — Sono già 25 i pazienti curati, da inizio Gennaio, con la pillola anti-Covid, Molnupiravir il nome scientifico, presso l’Ospedale San Giuseppe di Empoli. Questo tipo di terapia domiciliare consiste in 4 capsule ad uso orale, da prendere due volte al giorno per 5 giorni.

Il trattamento, indicato nei pazienti sintomatici, deve iniziare necessariamente a pochi giorni (non più di 5 giorni) dall’insorgenza dei primi disturbi.

La cura è indicata per pazienti fragili che presentano specifici fattori di rischio, secondo criteri stabiliti da AIFA, tra i quali problemi cardiaci, renali, polmonari, obesità, diabete, neoplasie, immunodeficit, patologie che in caso di infezione da Sars-CoV-2 potrebbero favorire un suo aggravamento.

A differenza degli anticorpi monoclonali questa pillola agisce direttamente da antivirale riducendo il rischio di progressione della malattia.

Come già avviene per i monoclonali, la selezione dei pazienti è affidata ai medici di medicina generale, che hanno in carico i soggetti eleggibili per questo tipo di trattamento. Tramite una scheda di pre-arruolamento, predisposta dalla Regione Toscana sulla base delle indicazioni AIFA, e l’acquisizione del consenso informato, i pazienti vengono individuati e indirizzati ai centri specialistici di malattie infettive che prendono in carico il paziente e prescrivono questo tipo di terapia domiciliare. Il medico infettivologo prescrive il farmaco e in poche ore è possibile ritirarlo (da un delegato del paziente) direttamente alla farmacia ospedaliera.

“Fino ad ora abbiamo riscontrato buoni risultati, già dai primi giorni, nei 25 pazienti a cui è stata somministrata la pillola anti-Covid. E’ una terapia ad attivazione più rapida rispetto agli anticorpi monoclonali che al contrario richiede una organizzazione più complessa in quanto il farmaco va somministrato endovena in Pronto Soccorso. Con i pazienti che mi vengono segnalati ho di norma un colloquio telefonico prima di prescrivere il farmaco, per verificare eleggibilità ed integrare i dati anamnestici forniti dal medico di medicina generale- spiega il dottor Mauro Brizzi, Direttore infettivologia Empoli- A breve arriverà anche il secondo antivirale, la pillola Paxlovid. Lo scopo di queste terapie anti-Covid è quello di evitare il ricovero ospedaliero, ma non sono sostitutive della vaccinazione, che al momento resta sempre l’arma più efficace contro il Covid-19. “


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