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Attualità venerdì 27 marzo 2015 ore 08:56

'Il sindaco di occupi della questione appalti'

FabricaComune per la sinistra rilancia l’allarme Cgil sullo sfruttamento dei lavoratori e le illegalità nella catena degli appalti



EMPOLI — Secondo le consigliere comunali Dusca Bartoli e Lisa Lavoratorini, "accanto a realtà meritevoli, che sono da sempre una risorsa della comunità, ci sono situazioni in cui i soci lavoratori vengono tenuti all’oscuro dell’andamento dell’azienda, sottopagati, sfruttati, e magari gli viene negato anche l’accesso agli atti aziendali, come se non avessero titolo a contribuire alla gestione dell’azienda, che invece è il cuore del concetto stesso di cooperativa. Anche nel nostro territorio  - hanno proseguito -esistono tante situazioni di occupati a cui non vengono garantiti i diritti minimi per svolgere il proprio lavoro. Appalti affidati al ribasso ad aziende o cooperative. Compensi di 3-4 euro attribuiti a volte ai lavoratori, spesso a fronte di un impegno giornaliero a dir poco incontrollato. Per finire con la tristemente frequente assenza della clausola sociale nei contratti stipulati” 

Prendendo spunto anche dal fatto che su un campione di 60 cooperative prese in esame addirittura i due terzi sono risultati irregolari, FabricaComune ha ribadito la necessità di una risistemazione a livello nazionale che si proponga di garantire diritti e tutele per i lavoratori e di contrastare l’illegalità e ha confermato il sostegno alla proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla CGIL che chiede di consolidare ed estendere la clausola sociale, di ripristinare la responsabilità solidale negli appalti, di contrastare le pratiche di concorrenza sleale tra le imprese e di ridurre le stazioni appaltanti.

Nella convinzione che sia compito degli enti locali darsi da fare per rimuovere le situazioni di illegalità Bartoli e Lavoratorini hanno presentato una mozione che verrà discussa al prossimo consiglio comunale del 30 marzo che impegna il sindaco ad inserire, in tutti i bandi e capitolati di gara, clausole volte a mantenere i livelli occupazionali e reddituali delle lavoratrici e dei lavoratori, in particolare
inserendo la cosiddetta “clausola sociale” e i contratti collettivi nazionali di lavoro da applicare.
Nella mozione viene chiesto inoltre che per l’aggiudicazione degli appalti si utilizzi sempre il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, e non quello del massimo ribasso, "cosa per altro prevista da una legge regionale non
sempre rispettata", e di adoperarsi per contrastare l’illegalità anche attraverso la promozione di sedi di confronto che coinvolgano le forze sociali finalizzate a monitorare e controllare le irregolarità.


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