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Attualità giovedì 26 marzo 2015 ore 17:00

Un'alternativa liberale contro l'egemonia del Pd

Fa tappa a Empoli e Castelfiorentino il tour elettorale del candidato della Lega Nord alla presidenza della Regione Claudio Borghi Aquilini



EMPOLI — Una scommessa, quella leghista, che si avvale anche delle candidature di alcuni esponenti dell'empolese valdelsa, come quella del capolista Marco Cordone e di Anna Maria Perazzo e Andrea Fino.

Ed è stato proprio Cordone a introdurre il candidato alla presidenza, mettendo in evidenza come la sua candidatura per uno scranno del Consiglio regionale sia il frutto di una lunga gavetta, che lo ha visto per undici anni componente del Consiglio comunale di Gambassi Terme e per cinque del Consiglio provinciale e del Consiglio di quartiere di Firenze. 

Una lunga esperienza amministrativa, dunque, che, seppur dai banchi dell'opposizione, lo ha visto affrontare alcuni dei temi più importanti per il territorio dell'empolese valdelsa. 

Un territorio che secondo Cordone si è fortemente indebolito negli ultimi anni con la perdita degli uffici del tribunale e poi del giudice di pace, della Camera di Commercio e con la ormai prossima riduzione del numero delle Asl. Una perdita di importanza che, secondo la Lega Nord, si traduce in una forte diminuzione dei servizi ai cittadini.

Nell'analisi proposta da Marco Cordone non è mancato un riferimento all'Opg, del quale il rappresentante leghista ha duramente contestato l'ipotesi di chiusura liquidandola come 'un tentativo del sottosegretario Luca Lotti di passare alla storia del suo Comune'.

La chiusura è stata riservata alla nuova legge regionale per l'assegnazione delle case popolari: un legge che 'il Sarri della politica', come si è autodefinito Cordone, ha giudicato profondamente sbagliata, perchè rischia, a suo modo di vedere, di mettere in secondo piano le situazioni dei cittadini italiani a tutto vantaggio delle persone immigrate.

Alle parole del capolista sono seguite quelle del candidato alla presidenza della Regione. Secondo Claudio Borghi la Lega Nord è riuscita a caratterizzarsi anche in Toscana come un partito presente sul territorio. Un territorio, ha proseguito, governato malissimo dal presidente Rossi e dalla sua Giunta.

"La Toscana - ha detto Borghi - avrebbe la possibilità di rinascere, ma non potrà farlo a causa delle tasse e dei continui tagli imposti dal Governo centrale, che ha deciso di aprire la porte agli immigrati e ai capitali stranieri."

Da un punto di vista strettamente politico il candidato della Lega Nord ha confermato che non rinuncerà alla propria candidatura a vantaggio di un esponente di Forza Italia, ma anzi ha annunciato importanti convergenze sul suo nome che dovrebbero emergere nei prossimi giorni.

In ogni caso Borghi ha auspicato che anche Forza Italia possa avanzare una candidatura importante e credibile, che contribuisca a portare il Partito Democratico e il centrosinistra al ballottaggio, previsto dal nuovo sistema elettorale.

Dopo la tappa empolese il tuor di Claudio Borghi e degli altri candidati leghisti è proseguito a Castelfiorentino.


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